09 Mar 2015 Cibo e comunicazione – Nutrire il pianeta: Coca Cola e hamburger per tutti!

Dalla dieta mediterranea al fast-food il passo è breve: Coca Cola e McDonald’s sono stati ufficialmente dichiarati brand sponsor di Expo 2015.
Il primo guiderà la categoria Official Soft Drink Partner, il secondo sarà presente con un padiglione ristorante per “raccontare le filiere agricole italiane partner del marchio globale”.
Ecco allora avverarsi quella che testimonierà per molti l’ennesima rappresentazione di questo nostro paese basato su allarmanti contraddizioni. Il tema di Expo “Nutrire il pianeta energie per la vita – rimanda alla scelta di politiche consapevoli, stili di vita sostenibili e all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia per trovare un equilibrio tra la disponibilità e il consumo delle risorse” come riporta il sito dell’evento. Con questa ultima notizia si concretizza il rischio che l’iniziativa si trasformi in una fiera della colonizzazione industriale dell’agricoltura e dell’alimentazione piuttosto che si ponga come risposta concreta a quel divario che ancora esiste tra le diverse popolazioni del mondo: da una parte chi muore di fame, dall’altra chi muore per gli eccessi legati ad un’alimentazione scorretta.

Le scelte, discutibili, sono state giustificate da Giuseppe Sala, amministratore delegato di Expo 2015, che vede nei colossi due multinazionali attente allo sviluppo sostenibile e all’incremento dell’occupazione a fronte di un periodo di forte crisi: McDonald’s offrirà a 20 giovani agricoltori la possibilità di rifornire la catena di ristorazione per tre anni, previo presentazione di progetti basati sull’innovazione e la sostenibilità. La scelta di Coca Cola non è stata motivata se non appellandosi
vagamente a qualche iniziativa realizzata negli ultimi anni, malcelata da intenti di riforma e di politiche più condivisibili ma concretamente volta alla salvaguardia dell’immagine del brand.
Certo è che i prodotti coltivati nel nostro paese, soprattutto all’interno di un evento che, organizzato sul nostro territorio, si pone, tra gli obiettivi, anche quello di metterne in luce le peculiarità, potrebbero essere proposti di per sé come vere eccellenze e non come parti di una catena di montaggio su scala mondiale.