09 Gen 2025 Accessibilità siti web: cosa cambia e come adeguarsi entro giugno 2025
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L’accessibilità web è diventata una priorità per garantire che tutti possano accedere a contenuti e servizi digitali senza barriere. Con l’introduzione dell’European Accessibility Act (EAA), una normativa che si concentra sull’eliminazione delle barriere all’accesso digitale per le persone con disabilità, e con la scadenza del 28 giugno 2025 all’orizzonte, enti pubblici e aziende devono adeguarsi per rendere i loro siti e applicazioni mobili inclusivi. Non si tratta solo di conformità, ma anche di migliorare l’esperienza per tutti gli utenti e costruire un web più accessibile.
Le normative di riferimento
Le normative sull’accessibilità web stabiliscono regole e linee guida per rendere i contenuti digitali fruibili a chiunque, comprese le persone con disabilità. Ecco le principali da conoscere:
Direttiva UE 2016/2102: obbliga gli enti pubblici a garantire che i loro siti web e le loro app mobili siano accessibili a tutti, contribuendo a creare un ambiente digitale equo per tutti.
Linee guida WCAG (Web Content Accessibility Guidelines): le WCAG rappresentano la base per l’implementazione dell’accessibilità web. Queste linee guida, aggiornate periodicamente, forniscono criteri specifici per rendere i contenuti web fruibili, come la navigazione, l’uso di testi alternativi per le immagini e la compatibilità con le tecnologie assistive.
Legge Stanca Accessibilità (Legge n. 4 del 9 gennaio 2004): questa legge italiana ha posto le basi per l’accessibilità nei servizi informatici e telematici, spingendo l’adeguamento alle direttive europee.
L’accessibilità è inoltre uno degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che punta sulla digitalizzazione e sull’innovazione, includendo interventi per rendere più accessibili siti e applicazioni.
Ovviamente queste normative vanno integrata alla già citata European Accessibility Act (EAA), pubblicata il 17 aprile 2019, ma che entra in vigore il 28 giugno 2025.
Perché adeguarsi entro il 2025?
La scadenza di giugno 2025 segna un punto di svolta per rendere i servizi digitali più inclusivi e standardizzati a livello europeo. Non adeguarsi potrebbe comportare conseguenze significative:
- Sanzioni finanziarie per il mancato rispetto delle normative.
- Danni reputazionali per aziende ed enti che non dimostrano impegno verso l’inclusione.
- Perdita di fiducia da parte degli utenti, un costo difficile da recuperare.
Adeguarsi significa non solo evitare rischi, ma anche cogliere opportunità per migliorare l’esperienza utente e ampliare il proprio pubblico.
Chi deve conformarsi alla normativa sull’accessibilità?
L’European Accessibility Act (EAA) si applica a tutti i prodotti e servizi digitali immessi sul mercato o modificati dopo il 28 giugno 2025, estendendo gli obblighi di accessibilità anche ai settori privati. Questa normativa mira a garantire l’accesso equo ai contenuti e servizi digitali per le persone con disabilità, promuovendo la loro piena partecipazione economica, sociale e culturale.
La direttiva si applica inoltre a settori essenziali come i trasporti pubblici e i servizi di emergenza.
Esenzioni per le Microimprese
Le microimprese, definite come quelle con meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo inferiore a 2 milioni di euro, sono esentate dagli obblighi di conformità, salvo particolari eccezioni. Tuttavia, le PMI e le aziende più grandi dovranno adeguarsi, dimostrando il loro impegno per l’inclusività digitale.
Le normative interessano principalmente:
- Enti pubblici: amministrazioni centrali, locali, scuole, università e strutture sanitarie.
- Aziende di interesse pubblico: fornitori di servizi essenziali come trasporti, energia, telecomunicazioni e istituti finanziari.
- Fornitori di contenuti digitali per enti pubblici.
- Progetti finanziati con fondi pubblici: come iniziative private sostenute da fondi statali o europei.
I benefici dell’accessibilità web
L’accessibilità web non è solo una questione normativa, ma un investimento che porta vantaggi concreti.
Per le persone
- Riduce le barriere digitali, garantendo pari opportunità a chiunque, incluse le persone con disabilità.
- Migliora la fruibilità per tutti, inclusi utenti anziani, persone con competenze digitali limitate o connessioni lente.
Per le aziende e gli enti
- Aumento del pubblico potenziale, dato che un sito accessibile raggiunge un numero maggiore di utenti.
- Migliora il posizionamento sui motori di ricerca (SEO) grazie a pratiche come l’uso di testi alternativi e una struttura chiara dei contenuti.
- Rafforza la reputazione aziendale, dimostrando impegno per l’inclusione.
Un web accessibile: un passo verso il futuro
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Voxart Team